TESTAMENTO BIOLOGICO E DICHIARAZIONE DI FINE VITA. LA POLITICA DEVE AVERE LA CAPACITA’ DI CONIUGARE SENSIBILITA’ E IDENTITA’ CULTURALI DIVERSE
L’anno scorso mentre divampava la polemica sul testamento biologico avevo elaborato questo documento, frutto di una discussione con un amico teologo. Oggi penso sia utile sottoporlo alla vostra attenzione. Buona Lettura.
In questi ultimi mesi le polemiche legate alle scelte in tema di testamento biologico hanno animato il dibattito politico, discussione che non è altro che la punta dell’iceberg di quello che sta diventando uno scontro tra etiche con l’effetto devastante di polarizzare la discussione politica all’interno dei partiti e della società che avviene non intorno a dei valori portati come indiscutibili ma al contrario intorno a posizioni etiche svuotate di contenuti dove la posizione conta più del valore.
Su questi temi si sta realizzando uno scontro che si fonda sul pregiudizio nei confronti dell’altro, sulla sua “demonizzazione” negando il confronto e il dialogo, determinando da un lato un fondamentalismo religioso e dall’altro un nichilismo che rigetta ogni regola morale condivisa e che alimenta la paura in una società segnata dall’inciviltà e dall’incuranza per l’altro.