Flavio Lotti, candidato di Rivoluzione Civile alle elezioni politiche 2013
Il Ministro Giulio Terzi è un irresponsabile. Perché solo un irresponsabile può decidere di trascinare in questo momento l’Italia in una nuova guerra senza fine. Fermare la guerra in Mali è un dovere della comunità internazionale. Ma appoggiare militarmente l’intervento unilaterale dei francesi è semplicemente da irresponsabili.
Così non si ferma la guerra. La si alimenta creando un nuovo disastro come la Somalia, l’Afghanistan, l’Iraq e la Libia.
A nulla vale rifarsi alla risoluzione 2085 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Perché quella risoluzione prevede ben altri interventi.
Non c’entra la lotta al terrorismo, c’entra l’oro, il petrolio e soprattutto l’uranio. L’obiettivo non è solo il Mali ma anche il Niger. Le ragioni non sono umanitarie. In gioco c’è l’approvvigionamento energetico della Francia e il controllo delle risorse naturali di quella regione.
Invece di mettere l’elmetto, l’Italia deve agire per la pace nell’interesse primario della salvaguardia delle vite umane, nel solco della legalità e del diritto internazionale dei diritti umani.
Invece di mettersi l’elmetto, l’Italia deve innanzitutto organizzare l’immediato invio di aiuti umanitari alle centinaia di migliaia di profughi e rifugiati travolti dalla follia della guerra e dai grandi predoni internazionali.
L’unica soluzione è e resta quella politica. Per questo l’Italia deve unirsi a tutti coloro che stanno cercando una via politica per fermare i combattimenti.
Le elezioni del 24 e 25 febbraio sono l’occasione giusta per dare all’Italia un governo di pace. Questo è l’obiettivo e l’impegno di Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.
È vergognoso che la nostra televisione pubblica non abbia dedicato un solo momento di approfondimento a questa ennesima guerra e che ad oggi non sia stato ancora inviato un giornalista della rai in Mali. Che cosa deve accadere ancora perché il nostro servizio pubblico apra finalmente gli occhi sul mondo?
Roma, 17 gennaio 2013
“ Quello che sta succedendo intorno e al centro dell’ IdV non ci spaventa anzi ci rafforza. Il nostro obiettivo adesso è far conoscere il “nuovo” partito, luogo di partecipazione e sintesi politica delle molte istanze che vengono dalla società civile, dai movimenti alle associazioni e soprattutto dal 40% di astensionismo”. E’ questo il commento di Sara Vatteroni – responsabile Dipartimento Democrazia Paritaria Nazionale – a margine delle tante polemiche che hanno investito l’Italia dei Valori, ma anche dell’intervista rilasciata dall’On fabio Evangelisti al quotidiano Pubblico, in cui annuncia la sua candidatura alla segreteria nazionale del partito, ribadendo il suo addio alla camera. Leggi tutto →
“ Quello che sta succedendo intorno e al centro dell’ IdV non ci spaventa anzi ci rafforza. Il nostro obiettivo adesso è far conoscere il “nuovo” partito, luogo di partecipazione e sintesi politica delle molte istanze che vengono dalla società civile, dai movimenti alle associazioni e soprattutto dal 40% di astensionismo”. E’ questo il commento di Sara Vatteroni – responsabile Dipartimento Democrazia Paritaria Nazionale – a margine delle tante polemiche che hanno investito l’Italia dei Valori, ma anche dell’intervista rilasciata dall’On fabio Evangelisti al quotidiano Pubblico, in cui annuncia la sua candidatura alla segreteria nazionale del partito, ribadendo il suo addio alla camera. Leggi tutto →
INTERVENTO ROMA 25 MAGGIO 2012
Perché un dipartimento di democrazia paritaria? Cos’è che tiene fuori dalla politica e limita il pieno riconoscimento della soggettività femminile?
Sarebbe banale e fuorviante pensare che un più agevole accesso al mondo del lavoro o l’esercizio della partecipazione ad una politica attiva, per alcune, siano sufficienti al pieno riconoscimento della soggettività politica femminile ed è elementare pensare che il percorso del riconoscimento passi soltanto attraverso la sola promulgazione di leggi favorevoli al genere, appartenendo, l’identificazione di un’altra soggettività – diversa ma eguale – alla modifica di strutture e sovrastutture che richiedono un approfondimento più complesso.
Storicamente, l’ostacolo principale al pieno riconoscimento della cittadinanza femminile è stato determinato dalla netta separazione tra pubblico e privato, risultato di un sistema economico sociale occidentale,ma non solo, dove le libertà civili fanno riferimento soprattutto alla vita pubblica e maschile, mentre l’ambito privato è caratterizzato dal femminile.
Di seguito troverete il mio intervento letto al Consiglio Straordinario della Provincia di Massa – Carrara il 31/01/2011
Noi dell’Italia dei Valori abbiamo raccolto oltre 400.000 firme per una proposta di legge costituzionale che abolisse le Provincie, per approdare a una vera e propria riforma dello Stato che puntasse alla semplificazione amministrativa e alla sburocratizzazione del Paese. Si ritiene, infatti, che solo attraverso la riorganizzazione dello Stato si possa recuperare l’efficacia e l’efficienza del sistema istituzionale italiano all’interno della più ampia cornice dell’Unione Europea.
La proposta che l’Italia dei Valori prevede non solo e non tanto l’abolizione delle Provincie sic et simpliciter, quanto la revisione dell’impalcatura istituzionale dello Stato con la riattribuzione delle loro funzioni a Comuni e Regioni; il dimezzamento dei parlamentari; la definizione del Senato delle Regioni; una diversa articolazione delle città metropolitane; la riorganizzazione delle attuale regioni con particolare riferimento alle regioni molto piccole e quelle a statuto speciale.
Oggi stiamo discutendo un ordine del giorno proposto dall’UPI, su cui è necessario fare un operazione di chiarezza, potrei dire di memoria storica.
A quasi un ventennio dalla sua nascita torna la Rete. Se però la chiamate la Rete di Orlando, il suo fondatore, attuale portavoce dell’Idv, vi smentirà con fastidio.
Non si tratta infatti, di una corrente di partito né tantomeno di un piccolo partititino, l’ennesimo, ad personam. Piuttosto un cenacolo di riflessione politico-culturale, dichiaratamente oltre la politica istituzionale che guarda in modo un po’ “visionario” non alle prossime elezioni ma a quelle del 2018. E che pensa in termini di post-berlusconismo piuttosto che di anti berlusconismo.
E’ animata da persone che hanno partecipato alla Rete del ’92, ma anche no, e che oggi collocate in diverse forze politiche o in nessuna, unite dalla “retitudine”, ovvero l’attitudine a essere un “lievito culturale”.
Se n’è parlato in un seminario informale, uno dei tanti tenuti dai retini da due anni in qua, ma che oggi incrocia i cambiamenti nel mondo arabo, in Italia, in Grecia, in Spagna. Una “Rivoluzione Gentile” (per usare un termine caro alla Rete) che in Italia si esprime nelle amministrative e nei referendum. Ma l’alternativa del centrosinistra è matura?
Pace, democrazia diretta, forma partito, economia dei beni comuni. Su questi temi, a settembre, in concomitanza con la marcia della pace Perugia-Assisi, si terrà un nuovo seminario aperto ai movimenti, e a personalità della politica e della cultura, per cominciare a scrivere un “nuovo vocabolario dell’alternativa”.
Carmine Fotia
dal Fatto Quotidiano 24/6/2011
Il Documento di Programmazione Economica della Finanza Pubblica 2011/2013 afferma che l’innalzamento dei livelli di produttività della pubblica amministrazione e l’efficienza e l’efficacia del sistema amministrativo, che assorbe il 52,5% del PIL, possono avere un impatto nell’economia determinando una crescita del 1,7% che, nell’arco di venti anni, determinerebbe +17% del prodotto.
Gli Italiani perdono in media un ora al giorno, festivi compresi, della loro vita nella burocrazia italiana: gli stranieri un terzo di più.
L’Italia dei Valori vuole vederci chiaro nella vicenda della Asl di Massa Carrara e, per questo, chiederà al Consiglio regionale della Toscana di avviare un’indagine conoscitiva. È quanto emerso, questa mattina, durante la conferenza stampa tenutasi nella sede dell’Idv di Massa, cui hanno partecipato l’on. Fabio Evangelisti, Segretario regionale del Partito, la dott.ssa Maria Luisa Chincarini, consigliere regionale Idv e segretaria della IV Commissione Affari Sociali e Sanità in Regione, Sara Vatteroni, Assessore provinciale di Massa Carrara, e Galeano Fruzzetti, Coordinatore provinciale Idv.
“Noi dell’Italia dei Valori – ha spiegato il Segretario Evangelisti – apprezziamo le posizioni del Presidente Enrico Rossi. La Regione è senz’altro parte lesa e bene, dunque, ha fatto il Governatore a azzerare i vertici della Asl e a sollecitare la Procura per individuare eventuali responsabilità penali. Mentre la Corte dei Conti accerterà le responsabilità contabili, l’Italia dei Valori – quale forza politica – sostiene la necessità di avviare al più presto un’indagine conoscitiva per chiarire ogni aspetto di questa vicenda, o da parte della stessa IV Commissione o mediante l’istituzione di una Commissione ad hoc”.
“Noi dell’Italia dei Valori – prosegue Evangelisti – in quanto alleati (ancorché scomodi) leali e amici del Pd e del Presidente Rossi, in questo passaggio non possiamo che essere estremamente intransigenti. Per questo, mentre apprezziamo lo stanziamento dei primi 10 milioni di euro per il mantenimento dei servizi sanitari in Provincia di Massa Carrara, reclamiamo il massimo del rigore. Un rigore diffuso a tutti i livelli istituzionali e in tutta questa parte della Toscana, protagonista, negli ultimi mesi, di troppe torbide vicende. Penso allo scandalo dei cimiteri, all’inchiesta sulla Casa circondariale, alle speculazioni sulle residenze turistiche alberghiere trasformate in miniappartamenti, nonché ai dissesti finanziari di Cat, Gaia, Massa Servizi e del Cernec”. “In questo scenario, con poche luci e parecchie ombre – conclude Evangelisti – è fondamentale che questo esempio di cattiva gestione dell’Azienda Sanitaria locale non vada a compromettere l’iter per la costruzione del nuovo ospedale di Viale Mattei”.